- Derivazioni Nomi Specialità Gare
Cari Soci,
mentre cercavo in archivio , fra le vecchie carte , per trovare il regolamento internazionale M.L.A.I.C. del 1982 , ho scovato un articolo scritto dal nostro Gianfranco Simone dal titolo : << Il significato dei nomi delle categorie nelle gare di tiro con armi ad avancarica >>
Ora , a parte che mi pareva il titolo di un film di Lina Wertmuller , l’ ho letto per curiosità e mi sembra molto interessante , soprattutto per i novellini , quelli che si sono appena avvicinati all’ avancarica e non ne conoscono quasi niente , non si interessano di saperne di più , convinti che per essere un buon archibugiere basti saper sparare bene e portarsi a casa qualche medaglietta : chi la pensa così non ha capito niente dei criteri che reggono la nostra Società fin dalla sua fondazione … ha proprio sbagliato tutto !
Vi specifichiamo di che si tratta : << cosa vuol dire Miquelet – chi erano Miniè , Cominazzo , Gustaf Adolph , Manton e Lorenzoni - che c’ entra Mariette con le repliche ? – Kuchenreuter come Carneade - il mistero di Maximilian - nessun proiblema invece per il Walkyrie >> ce lo spiega l’ autore con i sottotitoli , ed ecco il testo .
<< Il regolamento di tiro ad avancarica e il tipo di arma da imbracciare nelle categorie di gara sono stati pubblicati nel numero 3 / 1975 di Tacarmi .
Cercheremo invece di spiegare perché certi nomi sono stati scelti per indicare date categorie .
MIQUELET : categoria nr. 1
La categoria Miquelet fa riferimento al particolare sistema a pietra focaia nato nei Pirenei nel XVI secolo e usato da guerriglieri chiamati “ Migueletes ” dal nome del loro capo , Miguel .
Migueletes furono anche chiamati in seguito i fucilieri di montagna catalani e le milizie campestri basche .
In questa gara si impiegano armi lunghe militari a pietra
MINIE’ : categoria nr. 3
La categoria – fucili militari rigati a percussione di calibro superiore a mm.13,5 è dedicata al capitano Charles Claude Etienne Minié ( 1814 / 1879 )
L’ importanza di Minié nel campo delle armi da fuoco militari - centinaia di migliaia di soldati furono colpiti da palle Minié , da Solferino a Gettysburg , dalla Crimea alla Comune di Parigi - merita una disgressione biografica e tecnica .
Nel 1849 Minié si dedicò allo studio di caricare velocemente un’ arma ad avancarica rigata con proiettile che ricevesse l’ impronta delle righe benchè la palla , al momento di venire introdotta attraverso la volata , fosse di calibro minore .
La questione era stata parzialmente risolta fino ad allora introducendo a martellate i proiettili di diametro maggiore del calibro fra i pieni delle righe e avvolgendo in pezzuole di pelle o di tela quelli di diametro minore ( sistema del Kentucky ) , oppure utilizzando pallottole che venivano deformate a colpi di bacchetta sfruttando una particolare conformazione della camera di scoppio ( ristretta = sistema Delvigne – oppure a stelo = sistema Thouvenin con proiettile oblungo Tamisier ).
Minié ideò invece una pallottola cilindro/ogivale fornita alla base di una cavità in cui veniva inserito un tassellino d’ acciaio che , spinto dai gas prodotti dallo sparo , agiva da cuneo , allargando il proiettile di piombo e costringendolo a forzare nelle righe .
L ‘ espansione era facilitata da tre scanalature circolari ricavate sulla palla .
La velocità di caricamento delle armi rigate aumentò da uno a tre colpi al minuto e si
ottennero miglioramenti notevoli nella portata e nella precisione delle armi di fanteria , fino ad allora quasi tutte provviste di canna liscia .
Nel 1854 , Minié abolì il tassellino, lasciando una semplice cavità trapezoidale , che poi fu ancora modificata in forma ogivale o emisferica .
Il sistema Minié fu adottato dalla Gran Bretagna per prima nel 1851 e poi da molte altre nazioni , dalla Francia agli Stati Uniti , dal Belgio al Piemonte .
Nominato direttore della scuola di tiro di Vicennes , Minié condusse anche alcuni esperimenti che sfatarono la credenza secondo cui la lunghezza della canna era proporzionale alla gittata .
Solo l’ Austria preferì adottare il proiettile cilindro / ogivale Lorenz , a base piatta ma dotato di anelli di forzamento inclinati all’ indietro che si estroflettono sotto la spinta dei gas .
I diversi tipi di pallottole sopra citati sono impiegati nella categoria Minié in cui prevalgono però quelle basate sul principio inventato dal capitano francese .
La tendenza dei proiettili cilindro / ogivali a capovolgersi con grave danno della precisione se non sono perfettamente fusi e non vengono spinti dalla giusta carica , la difficoltà di caricamento se la canna è troppo sporca per i residui lasciati dalla polvere nera , rendono particolarmente impegnativo il tiro nelle categorie Minié e Whitworth .
WHITWORTH : categoria nr. 4
Fucili rigati a capsula , anche con diottra e scatti sensibilizzati .
Questa categoria è intitolata a sir Joseph Whitworth ( Stockport 1803 - Montecarlo 1887 ) armaiolo e industriale britannico che mise ordine nel caos degli attrezzi , delle macchine utensili e delle viti regnante nell’ industria britannica , appena uscita dal livello artigianale .
Whitworth impose così misure esatte e lavorazioni precise : la filettatura maggiormente usata nel mondo anglosassone porta il suo nome .
Egli fu consulente per il riequipaggiamento con nuove macchine della fabbrica d’ armi reale di Enfield e pose l’ accento sulla standardizzazione dei materiali e sulla intercambiabilità delle parti , in questo seguendo l’ esmpio di Colt , di Whitney e dei francesi .
Costruì alcuni fucili sperimentali fra cui uno fu serio competitore dell’ Enfield 1853 , quando si cercò di sostituire quest’ arma ormai vecchia di dieci anni .
La carabina Whitworth , con la canna d’ acciaio a rigatura esagonale , era più precisa del fucile d’ ordinanza , ma non fu accettata soprattutto per il calibro ( 41 centesimi di pollice circa mm. 11 ) che avrebbe reso inutili i grandi quantitativi di munizioni .577 del modello 1853 .
Tuttavia 11.056 fucili Whitworth , denominati modello 1853 , furono distribuiti a scopo sperimentale a diciassette unità dell’ esercito britannico : dal secondo battaglione Grenadier Guards al Royal Highland Regiment - 42° fanteria ; dal primo battaglione Scotlandi Fusilier Guards al quarto della Rifle Brigade .
L’ arma fu bocciata anche perché in clima caldo-umido la rigatura esagonale tratteneva talmente le fecce da rendere difficile il caricamento dopo sei o sette colpi .
Non per nulla , in questa categoria , i tiratori odierni possono pulire la canna dopo ogni colpo .
I fucili Whitworth , come molti altri , sempre in calibro .45 , prodotti da Alexander Henry , da Turner , da Rigby , da Kerr e da altri armaioli britannici , urono comperati dai volontari dell’ esercito territoriale e vennero impiegati molto anche come armi da tiro .
Whitworth si dedicò anche alla fabbricazione di cannoni rigati , ad avancarica o a retrocarica , da sei a da dodici libbre ( rispettivamente calibro 55 e calibro 77 millimetri ) impiegati nella guerra civile americana .
La sua fabbrica di Manchester fu acquistata da Armstrong nove anni dopo la morte di Whitworth : la Armstrong , Whitworth & Company Limited , produsse navi ed aerei fino ai primi decenni del 1900 .
COMINAZZO : categoria nr. 5
Pistola a pietra a colpo singolo , palla sferica
Questa categoria prende il nome di Cominazzo , in onore della dinastia di armaioli di Gardone Valtrompia , produttrice di canne pregiate per armi lunghe e corte dal XVI al XIX secolo .
Il più famoso fu Angelo Cominazzo ( Lazarino I - 1563 – 1646 ) che anticipò il sistema a stelo Thouvenin e soprattutto costruì canne di particolare resistenza nonostante la loro leggerezza .
Ricordiamo anche il figlio Lazaro ( Lazarino II - 1604 – 1646 ) , l’ omonimo cugino ( 1600 – 1660 circa ) ed il fratello di quest’ ultimo , Jacomo ( Lazarino III - 1606 - 1660 circa ) ,
Scendendo i rami della dinastia Cominazzo troviamo Fortunato ( Lazarino IV - 1634 - 1696 ) e Giovanni Lazarino ( nato nel 1635 ).
Ci imbattiamo poi in Pietro ( Lazarino V - nato verso il 1670 ) e bandito dalla Serenissima nel 1697 dopo l’ esecuzione del padre Fortunato ( mica tanto ) , Pietro lavorò in una fucina d’ armi del castello di Lecco , mentre un altro Cominazzo , Vicenzo ( 1685 - 1750 circa ) restò a Gardone dove continuò a
GUSTAF ADOLPH : categoria nr. 9
E’ come la Miquelet , ma a squadre ed è dedicata a Gustaf Adolph ( 1594 - 1632 ) il re di Svezia cui spettano molti meriti nel campo dell’ uniformologia , della tattica e delle armi : fece vestire ai suoi soldati le prime divise uniformi , giallo / blu ; ridusse il numero dei picchieri a favore di quello dei moschettieri che dotò di moschetti più leggeri ( senza forcella ) e di calibro minore ( quest’ arma allora era più grande dell’ archibugio ) ; sostituì gradatamente il sistema a miccia con quello a ruota ; adottò le cartucce di carta ed i cannoni reggimentali da fanteria .
PAULY : categoria nr. 10
E’ come la Miniè , ma a squadre e porta il nome di Johannes Samuel Pauly , nato a Berna nel 1766 e morto verso il 1820 , che precorse di mezzo secolo , nel 1812 , le armi a retrocarica a percussione centrale .
Privo del senso degli affari , non fu ascoltato né da Napoleone né dal governo britannico il quale rifiutò un suo mortaio a quanto pare piuttosto pericoloso per i serventi e un sistema di accensione a percussione per pezzi d’ artiglieria
VERSAILLES : categoria nr. 11
Questa categoria chiamata anche “ Aggregate ” è data dalla somma delle due precedenti
( Gustaf Adolph + Pauly ) ed è dedicata alla cittadina di Versailles dove , nei secoli XVIII e XIX sorgeva una fabbrica d’ armi statale specializzata nella produzione di carabine militari
MANTON : categoria nr. 21
Tiro al piattello con fucili a pietra
Joseph Manton ( nato a Grantham – Linconshire nel 1760 e morto a Londra nel 1835 ) come il fratello John , fu uno dei più famosi armaioli britannici.
Le sue armi migliori avevano focini al platino e canne provate con mezzi idraulici : erano perciò carissime , tanto che nel 1826 Manton fece bancarotta .
Ben presto riprese l’ attività che fu proseguita dai figli solo fino al 1840.
Uno dei maggiori contributi di Manton alla tecnica delle armi da fuoco fu la bindella rialzata posta fra le canne della doppietta per consentire una mira migliore .
Si diede anche a qualche bizzarria , come l’ invenzione di un sistema di scatto che invece di fare semplicemente “clic” emetteva una nota musicale.
LORENZONI : categoria nr. 22
Tiro al piattello con armi a pietra e a capsula - il che equivale a mettere insieme biciclette e moto
Michele Lorenzoni , armaiolo fiorentino a cui fu attribuita l’ invenzione di un fucile a ripetizione azionato da una leva laterale ( sulla sinistra ) che prelevava una carica di polvere e una palla dalle tante contenute in serbatoi nel calcio , innescando anche il bacinetto e armando il cane .
MARIETTE : categoria nr. 12
Revolver libero a percussione - replica
Di questa categoria si sa solo che porta il nome di Mariette , del quale si sa invece con certezza che brevettò nel 1937 , in Belgio , una rivoltina con luminelli coassiali alle canne e percossi da un cane sottostante azionato da un grilletto ad anello .
Che cosa avesse a che fare questo signore con le riproduzioni di revolver ad avancarica del tamburo è una domanda che giriamo ai compilatori , per lo più stranieri , del regolamento .
WALKYRIE : categoria nr. 8
Fucile a percussione libero o militare
Gara riservata alle signore
Qui non ci sono problemi : il riferimento alle guerriere Wagneriane è evidente
Rileviamo anche una certa confusione nella numerazione delle categorie : armi a pietra si susseguono a quelle a percussione , precedute da altre a pietra , mentre fra la tredicesima
( Repro Revolver Team , cioè a squadre con riproduzioni di revolver ad avancarica ) e la ventunesima ( Manton ) ci sono sette numeri liberi , forse lasciati così in previsione di gare nazionali da inserire nei mondiali
Vorremmo anche sapere cosa fece l’ armaiolo di lingua tedesca Kuchenreuter - sesta categoria - ( Carneade ? Chi era costui ? ) ed a quale dei tanti Maximilian della storia si rifà il nome della seconda categoria . >>
Qui finisce quanto scritto da Gianfranco Simone ; adesso tocca a voi il solito compitino : cercate di rispondere alle domande che pone l’ autore dell’ articolo .
Non so esattamente quando sia stato scritto il saggio di Gianfranco Simone , ma deve essere stato parecchi anni fa , a giudicare dall’ ingiallimento delle pagine della rivista su cui è stato pubblicato . Da allora parecchie voci sono state aggiunte ed altre sono cambiate : per esempio nella categoria Lorenzoni sono ammesse solo i fucili a percussione riservando quelli a pietra focaia alla categoria Manton .
Da parte mia , perché sono curiosa come una scimmia , ho scoperto che :
WHITWORTH : categoria nr. 4
Fucile libero a percussione - rigato - non qualificabile per il nr.3 Miniè
Sir Joseph Whitworth ( 1803 Stokport Cheshire - 1887 Montecarlo ) era un ingegnere inglese ed è conosciuto perché ideò , nel 1841 , un tipo di filettatura triangolare attualmente ancora in uso presso i paesi anglosassoni e che ha il suo nome .
Si dedicò ai problemi di uniformazione dei pezzi meccanici e sviluppò , tra gli strumenti di misura , il calibro micrometrico e quello “ passa-non passa ”
COLT : categoria nr. 7
Revolver libero a percussione - originale
Samuel Colt ( 1814 – 1862 Hartford – Connecticut ) era un industriale americano che costruì numerosi tipi di rivoltelle ( pistole a tamburo ) che ebbero il suo nome .
Si dice che Samuel Colt , appunto l’ inventore del revolver , abbia avuto l’ idea del tamburo rotante fin da ragazzo , quando lavorava come marinaio , osservando la ruota del timone .
Ebbe il merito di aver notevolmente migliorato la qualità delle armi prodotte , in particolare nel sistema a percussione e di sicurezza del funzionamento e di aver realizzato la produzione in serie e l’ intercambiabilità dei vari elementi.
I tipi più noti prodotti dalla sua ditta , tuttora in attività , sono :
Paterson ( 1835 ) - Navy ( 1851) con bossolo con innesco anulare - Army ( 1860 ) - Peacemaker o Frontier ( 1873 ) - Government ( 1911 ) automatica - Cobra ( 1950 ) tascabile
VETTERLI : categoria nr. 15
Qualsiasi fucile a miccia , pietra o percussione liscio o rigato
Friedrich Vetterli ( 1822 Wagenhausen- Turgovia - 1882 Neuhausen- Sciaffusa ) armaiolo svizzero , dopo aver compiuto studi e condotto ricerche per realizzare un’ arma a retrocarica , ideò un fucile calibro 10,4 mm. con otturatore girevole e scorrevole , con cartuccia con bossolo metallico.
Di tale arma la Svizzera adottò il modello a ripetizione ( 1868 ) ; l’ Italia il modello 70 a caricamento successivo che fu poi modificato da G. Vitali in arma a ripetizione in dotazione alla fanteria dal 1871 al 1891 e , per diverso tempo ancora , alle truppe territoriali ed indigene .
Vi confesso che non sempre capivo quello che scrivevo , però vi assicuro che l’ ho copiato fedelmente dai sacri testi ; ora a voi l’ invito ufficiale ad arricchire le notizie e a colmare i buchi ( mancano ancora tante categorie ! ) , così potremo completare la informazione , magari in una seconda puntata .
Forza , al lavoro
mentre cercavo in archivio , fra le vecchie carte , per trovare il regolamento internazionale M.L.A.I.C. del 1982 , ho scovato un articolo scritto dal nostro Gianfranco Simone dal titolo : << Il significato dei nomi delle categorie nelle gare di tiro con armi ad avancarica >>
Ora , a parte che mi pareva il titolo di un film di Lina Wertmuller , l’ ho letto per curiosità e mi sembra molto interessante , soprattutto per i novellini , quelli che si sono appena avvicinati all’ avancarica e non ne conoscono quasi niente , non si interessano di saperne di più , convinti che per essere un buon archibugiere basti saper sparare bene e portarsi a casa qualche medaglietta : chi la pensa così non ha capito niente dei criteri che reggono la nostra Società fin dalla sua fondazione … ha proprio sbagliato tutto !
Vi specifichiamo di che si tratta : << cosa vuol dire Miquelet – chi erano Miniè , Cominazzo , Gustaf Adolph , Manton e Lorenzoni - che c’ entra Mariette con le repliche ? – Kuchenreuter come Carneade - il mistero di Maximilian - nessun proiblema invece per il Walkyrie >> ce lo spiega l’ autore con i sottotitoli , ed ecco il testo .
<< Il regolamento di tiro ad avancarica e il tipo di arma da imbracciare nelle categorie di gara sono stati pubblicati nel numero 3 / 1975 di Tacarmi .
Cercheremo invece di spiegare perché certi nomi sono stati scelti per indicare date categorie .
MIQUELET : categoria nr. 1
La categoria Miquelet fa riferimento al particolare sistema a pietra focaia nato nei Pirenei nel XVI secolo e usato da guerriglieri chiamati “ Migueletes ” dal nome del loro capo , Miguel .
Migueletes furono anche chiamati in seguito i fucilieri di montagna catalani e le milizie campestri basche .
In questa gara si impiegano armi lunghe militari a pietra
MINIE’ : categoria nr. 3
La categoria – fucili militari rigati a percussione di calibro superiore a mm.13,5 è dedicata al capitano Charles Claude Etienne Minié ( 1814 / 1879 )
L’ importanza di Minié nel campo delle armi da fuoco militari - centinaia di migliaia di soldati furono colpiti da palle Minié , da Solferino a Gettysburg , dalla Crimea alla Comune di Parigi - merita una disgressione biografica e tecnica .
Nel 1849 Minié si dedicò allo studio di caricare velocemente un’ arma ad avancarica rigata con proiettile che ricevesse l’ impronta delle righe benchè la palla , al momento di venire introdotta attraverso la volata , fosse di calibro minore .
La questione era stata parzialmente risolta fino ad allora introducendo a martellate i proiettili di diametro maggiore del calibro fra i pieni delle righe e avvolgendo in pezzuole di pelle o di tela quelli di diametro minore ( sistema del Kentucky ) , oppure utilizzando pallottole che venivano deformate a colpi di bacchetta sfruttando una particolare conformazione della camera di scoppio ( ristretta = sistema Delvigne – oppure a stelo = sistema Thouvenin con proiettile oblungo Tamisier ).
Minié ideò invece una pallottola cilindro/ogivale fornita alla base di una cavità in cui veniva inserito un tassellino d’ acciaio che , spinto dai gas prodotti dallo sparo , agiva da cuneo , allargando il proiettile di piombo e costringendolo a forzare nelle righe .
L ‘ espansione era facilitata da tre scanalature circolari ricavate sulla palla .
La velocità di caricamento delle armi rigate aumentò da uno a tre colpi al minuto e si
ottennero miglioramenti notevoli nella portata e nella precisione delle armi di fanteria , fino ad allora quasi tutte provviste di canna liscia .
Nel 1854 , Minié abolì il tassellino, lasciando una semplice cavità trapezoidale , che poi fu ancora modificata in forma ogivale o emisferica .
Il sistema Minié fu adottato dalla Gran Bretagna per prima nel 1851 e poi da molte altre nazioni , dalla Francia agli Stati Uniti , dal Belgio al Piemonte .
Nominato direttore della scuola di tiro di Vicennes , Minié condusse anche alcuni esperimenti che sfatarono la credenza secondo cui la lunghezza della canna era proporzionale alla gittata .
Solo l’ Austria preferì adottare il proiettile cilindro / ogivale Lorenz , a base piatta ma dotato di anelli di forzamento inclinati all’ indietro che si estroflettono sotto la spinta dei gas .
I diversi tipi di pallottole sopra citati sono impiegati nella categoria Minié in cui prevalgono però quelle basate sul principio inventato dal capitano francese .
La tendenza dei proiettili cilindro / ogivali a capovolgersi con grave danno della precisione se non sono perfettamente fusi e non vengono spinti dalla giusta carica , la difficoltà di caricamento se la canna è troppo sporca per i residui lasciati dalla polvere nera , rendono particolarmente impegnativo il tiro nelle categorie Minié e Whitworth .
WHITWORTH : categoria nr. 4
Fucili rigati a capsula , anche con diottra e scatti sensibilizzati .
Questa categoria è intitolata a sir Joseph Whitworth ( Stockport 1803 - Montecarlo 1887 ) armaiolo e industriale britannico che mise ordine nel caos degli attrezzi , delle macchine utensili e delle viti regnante nell’ industria britannica , appena uscita dal livello artigianale .
Whitworth impose così misure esatte e lavorazioni precise : la filettatura maggiormente usata nel mondo anglosassone porta il suo nome .
Egli fu consulente per il riequipaggiamento con nuove macchine della fabbrica d’ armi reale di Enfield e pose l’ accento sulla standardizzazione dei materiali e sulla intercambiabilità delle parti , in questo seguendo l’ esmpio di Colt , di Whitney e dei francesi .
Costruì alcuni fucili sperimentali fra cui uno fu serio competitore dell’ Enfield 1853 , quando si cercò di sostituire quest’ arma ormai vecchia di dieci anni .
La carabina Whitworth , con la canna d’ acciaio a rigatura esagonale , era più precisa del fucile d’ ordinanza , ma non fu accettata soprattutto per il calibro ( 41 centesimi di pollice circa mm. 11 ) che avrebbe reso inutili i grandi quantitativi di munizioni .577 del modello 1853 .
Tuttavia 11.056 fucili Whitworth , denominati modello 1853 , furono distribuiti a scopo sperimentale a diciassette unità dell’ esercito britannico : dal secondo battaglione Grenadier Guards al Royal Highland Regiment - 42° fanteria ; dal primo battaglione Scotlandi Fusilier Guards al quarto della Rifle Brigade .
L’ arma fu bocciata anche perché in clima caldo-umido la rigatura esagonale tratteneva talmente le fecce da rendere difficile il caricamento dopo sei o sette colpi .
Non per nulla , in questa categoria , i tiratori odierni possono pulire la canna dopo ogni colpo .
I fucili Whitworth , come molti altri , sempre in calibro .45 , prodotti da Alexander Henry , da Turner , da Rigby , da Kerr e da altri armaioli britannici , urono comperati dai volontari dell’ esercito territoriale e vennero impiegati molto anche come armi da tiro .
Whitworth si dedicò anche alla fabbricazione di cannoni rigati , ad avancarica o a retrocarica , da sei a da dodici libbre ( rispettivamente calibro 55 e calibro 77 millimetri ) impiegati nella guerra civile americana .
La sua fabbrica di Manchester fu acquistata da Armstrong nove anni dopo la morte di Whitworth : la Armstrong , Whitworth & Company Limited , produsse navi ed aerei fino ai primi decenni del 1900 .
COMINAZZO : categoria nr. 5
Pistola a pietra a colpo singolo , palla sferica
Questa categoria prende il nome di Cominazzo , in onore della dinastia di armaioli di Gardone Valtrompia , produttrice di canne pregiate per armi lunghe e corte dal XVI al XIX secolo .
Il più famoso fu Angelo Cominazzo ( Lazarino I - 1563 – 1646 ) che anticipò il sistema a stelo Thouvenin e soprattutto costruì canne di particolare resistenza nonostante la loro leggerezza .
Ricordiamo anche il figlio Lazaro ( Lazarino II - 1604 – 1646 ) , l’ omonimo cugino ( 1600 – 1660 circa ) ed il fratello di quest’ ultimo , Jacomo ( Lazarino III - 1606 - 1660 circa ) ,
Scendendo i rami della dinastia Cominazzo troviamo Fortunato ( Lazarino IV - 1634 - 1696 ) e Giovanni Lazarino ( nato nel 1635 ).
Ci imbattiamo poi in Pietro ( Lazarino V - nato verso il 1670 ) e bandito dalla Serenissima nel 1697 dopo l’ esecuzione del padre Fortunato ( mica tanto ) , Pietro lavorò in una fucina d’ armi del castello di Lecco , mentre un altro Cominazzo , Vicenzo ( 1685 - 1750 circa ) restò a Gardone dove continuò a
GUSTAF ADOLPH : categoria nr. 9
E’ come la Miquelet , ma a squadre ed è dedicata a Gustaf Adolph ( 1594 - 1632 ) il re di Svezia cui spettano molti meriti nel campo dell’ uniformologia , della tattica e delle armi : fece vestire ai suoi soldati le prime divise uniformi , giallo / blu ; ridusse il numero dei picchieri a favore di quello dei moschettieri che dotò di moschetti più leggeri ( senza forcella ) e di calibro minore ( quest’ arma allora era più grande dell’ archibugio ) ; sostituì gradatamente il sistema a miccia con quello a ruota ; adottò le cartucce di carta ed i cannoni reggimentali da fanteria .
PAULY : categoria nr. 10
E’ come la Miniè , ma a squadre e porta il nome di Johannes Samuel Pauly , nato a Berna nel 1766 e morto verso il 1820 , che precorse di mezzo secolo , nel 1812 , le armi a retrocarica a percussione centrale .
Privo del senso degli affari , non fu ascoltato né da Napoleone né dal governo britannico il quale rifiutò un suo mortaio a quanto pare piuttosto pericoloso per i serventi e un sistema di accensione a percussione per pezzi d’ artiglieria
VERSAILLES : categoria nr. 11
Questa categoria chiamata anche “ Aggregate ” è data dalla somma delle due precedenti
( Gustaf Adolph + Pauly ) ed è dedicata alla cittadina di Versailles dove , nei secoli XVIII e XIX sorgeva una fabbrica d’ armi statale specializzata nella produzione di carabine militari
MANTON : categoria nr. 21
Tiro al piattello con fucili a pietra
Joseph Manton ( nato a Grantham – Linconshire nel 1760 e morto a Londra nel 1835 ) come il fratello John , fu uno dei più famosi armaioli britannici.
Le sue armi migliori avevano focini al platino e canne provate con mezzi idraulici : erano perciò carissime , tanto che nel 1826 Manton fece bancarotta .
Ben presto riprese l’ attività che fu proseguita dai figli solo fino al 1840.
Uno dei maggiori contributi di Manton alla tecnica delle armi da fuoco fu la bindella rialzata posta fra le canne della doppietta per consentire una mira migliore .
Si diede anche a qualche bizzarria , come l’ invenzione di un sistema di scatto che invece di fare semplicemente “clic” emetteva una nota musicale.
LORENZONI : categoria nr. 22
Tiro al piattello con armi a pietra e a capsula - il che equivale a mettere insieme biciclette e moto
Michele Lorenzoni , armaiolo fiorentino a cui fu attribuita l’ invenzione di un fucile a ripetizione azionato da una leva laterale ( sulla sinistra ) che prelevava una carica di polvere e una palla dalle tante contenute in serbatoi nel calcio , innescando anche il bacinetto e armando il cane .
MARIETTE : categoria nr. 12
Revolver libero a percussione - replica
Di questa categoria si sa solo che porta il nome di Mariette , del quale si sa invece con certezza che brevettò nel 1937 , in Belgio , una rivoltina con luminelli coassiali alle canne e percossi da un cane sottostante azionato da un grilletto ad anello .
Che cosa avesse a che fare questo signore con le riproduzioni di revolver ad avancarica del tamburo è una domanda che giriamo ai compilatori , per lo più stranieri , del regolamento .
WALKYRIE : categoria nr. 8
Fucile a percussione libero o militare
Gara riservata alle signore
Qui non ci sono problemi : il riferimento alle guerriere Wagneriane è evidente
Rileviamo anche una certa confusione nella numerazione delle categorie : armi a pietra si susseguono a quelle a percussione , precedute da altre a pietra , mentre fra la tredicesima
( Repro Revolver Team , cioè a squadre con riproduzioni di revolver ad avancarica ) e la ventunesima ( Manton ) ci sono sette numeri liberi , forse lasciati così in previsione di gare nazionali da inserire nei mondiali
Vorremmo anche sapere cosa fece l’ armaiolo di lingua tedesca Kuchenreuter - sesta categoria - ( Carneade ? Chi era costui ? ) ed a quale dei tanti Maximilian della storia si rifà il nome della seconda categoria . >>
Qui finisce quanto scritto da Gianfranco Simone ; adesso tocca a voi il solito compitino : cercate di rispondere alle domande che pone l’ autore dell’ articolo .
Non so esattamente quando sia stato scritto il saggio di Gianfranco Simone , ma deve essere stato parecchi anni fa , a giudicare dall’ ingiallimento delle pagine della rivista su cui è stato pubblicato . Da allora parecchie voci sono state aggiunte ed altre sono cambiate : per esempio nella categoria Lorenzoni sono ammesse solo i fucili a percussione riservando quelli a pietra focaia alla categoria Manton .
Da parte mia , perché sono curiosa come una scimmia , ho scoperto che :
WHITWORTH : categoria nr. 4
Fucile libero a percussione - rigato - non qualificabile per il nr.3 Miniè
Sir Joseph Whitworth ( 1803 Stokport Cheshire - 1887 Montecarlo ) era un ingegnere inglese ed è conosciuto perché ideò , nel 1841 , un tipo di filettatura triangolare attualmente ancora in uso presso i paesi anglosassoni e che ha il suo nome .
Si dedicò ai problemi di uniformazione dei pezzi meccanici e sviluppò , tra gli strumenti di misura , il calibro micrometrico e quello “ passa-non passa ”
COLT : categoria nr. 7
Revolver libero a percussione - originale
Samuel Colt ( 1814 – 1862 Hartford – Connecticut ) era un industriale americano che costruì numerosi tipi di rivoltelle ( pistole a tamburo ) che ebbero il suo nome .
Si dice che Samuel Colt , appunto l’ inventore del revolver , abbia avuto l’ idea del tamburo rotante fin da ragazzo , quando lavorava come marinaio , osservando la ruota del timone .
Ebbe il merito di aver notevolmente migliorato la qualità delle armi prodotte , in particolare nel sistema a percussione e di sicurezza del funzionamento e di aver realizzato la produzione in serie e l’ intercambiabilità dei vari elementi.
I tipi più noti prodotti dalla sua ditta , tuttora in attività , sono :
Paterson ( 1835 ) - Navy ( 1851) con bossolo con innesco anulare - Army ( 1860 ) - Peacemaker o Frontier ( 1873 ) - Government ( 1911 ) automatica - Cobra ( 1950 ) tascabile
VETTERLI : categoria nr. 15
Qualsiasi fucile a miccia , pietra o percussione liscio o rigato
Friedrich Vetterli ( 1822 Wagenhausen- Turgovia - 1882 Neuhausen- Sciaffusa ) armaiolo svizzero , dopo aver compiuto studi e condotto ricerche per realizzare un’ arma a retrocarica , ideò un fucile calibro 10,4 mm. con otturatore girevole e scorrevole , con cartuccia con bossolo metallico.
Di tale arma la Svizzera adottò il modello a ripetizione ( 1868 ) ; l’ Italia il modello 70 a caricamento successivo che fu poi modificato da G. Vitali in arma a ripetizione in dotazione alla fanteria dal 1871 al 1891 e , per diverso tempo ancora , alle truppe territoriali ed indigene .
Vi confesso che non sempre capivo quello che scrivevo , però vi assicuro che l’ ho copiato fedelmente dai sacri testi ; ora a voi l’ invito ufficiale ad arricchire le notizie e a colmare i buchi ( mancano ancora tante categorie ! ) , così potremo completare la informazione , magari in una seconda puntata .
Forza , al lavoro