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Società Lombardo Veneta

K.K. Grenzinfanterie Regiment n°11 - 2° Banal


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I Grenzer sono la fanteria confinaria dell’Impero Asburgico stanziata lungo il confine con l’Impero Ottomano.
Consiglio di leggere l'articolo di Dario Toso - Link all'articolo- e l'articolo sulla Scanagatta - Link all'articolo-
Il K.K. Grenzinfanterie Regiment n°11 - 2° Banal ebbe come comandante nel 1805/1809 Marquis V. Vasquez. Il distretto di appartenenza era Banal (Croazia), stazione Petrinja.
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Onorificenze austriache del periodo napoleonico

Divisa


Tra il 1790 e diciamo il 1811 potremmo dire che:
il copricapo era il “klobuk” con visiera, una sorta di fez cilindrico di feltro alto 18/20 cm;
le buffetterie erano bianche;
la giubba era bianca, ma più spesso marrone (casalinga);
i pantaloni erano alla croata bianchi o azzurri o all’ungherese blu chiaro;
una bisaccia di stoffa pesante sostituiva lo zaino;
il mantello sostituiva quasi sempre il cappotto;
le calzature erano stivaletti etnici o scarpe alte all’ungherese;
l’alto cinturone “bensilah” fu portato per buona parte del periodo in esame.

Armi


In dotazione i grenzer hanno il moschetto come gli altri reparti, stutzten e lancia per 20/25 tiratori per compagnia.
La doppelstutzen, fu creata apposta per loro, ma presubimilmente ebbero anche la stutzen modello 1756 o comunque senza baionetta, la stutzen modello 1796 o M1807 l'hanno avuta dopo il 1816.

Fucile Doppelstutzen M1768 a pietra focaia
(Doppelstutzen M.1768  für die Grenzscharfschützen)

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Descrizione:
 Fucile corto e massiccio, lungo appena un metro e cinque centimetri, a due canne sovrapposte ottagonali da 66 centimetri, spesse  in culatta 33 millimetri.
Ambedue le canne sono di calibro 14,9 mm, Quella superiore, solcata da sette profonde rigature elicoidali, è adatta a sparare con buona precisione una palla sferica di calibro 14,5 mm avvolta in una spessa pezzuola di cotone impregnato di grasso, quella inferiore ad anima liscia
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Su quella superiore sono presenti gli organi di mira composti da  un  sottile mirino e un alzo fisso con una stretta tacca per i 100 metri e un'altra  a foglietta abbattibile per i 200 metri. 
I due acciarini a pietra focaia (il destro serve la canna superiore) hanno cane a doppio collo e scodellino inclinato in bronzo.
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La cassa è in legno di noce con i fornimenti in ottone.
La bacchetta di ferro si trovava sulla cinghia di trasporto della sacca in pelle  di cui era dotato ogni tiratore confinario e nella quale erano riposti le  cartucce per il fucile e tutti gli attrezzi.
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nel calcio è ricavato un ricettacolo (Schuber), chiuso da un coperchio scorrevole, nel  quale sono alloggiati i dischetti di pelle ingrassata per il caricamento  della canna rigata.
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L'arma è sprovvista di baionetta, ma ogni arma veniva fornita assieme alla relativa Hacken-Lanze modello 1768, un picca in legno lunga due metri e mezzo, che alla base era semplicemente appuntita, mentre al vertice era munita di una stretta punta d'acciaio lanceolata, in modo da potersi difendere efficacemente da un soldato a cavallo (o per finire un animale ferito). Ma la caratteristica più interessante della Hacken-Lanze stava nel fatto che era dotata di numerosi fori  in cui inserire un apposito gancio all'altezza desiderata, in modo da poter avere in qualunque situazione di tiro (in piedi, in ginocchio, seduti, in luoghi senza rocce né alberi) uno stabile appoggio per le canne dell'arma, e sfruttarne così il massimo della precisione che poteva dare.
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Fucile rigato Stutzen M. 1796 con acciarino sistema Unterberger

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Descrizione:

Fucile da cacciatore M 1807 a canna rigata ad avancarica, acciarino con piastra a sistema  Unterberger;  fornimenti in ottone.
Componenti,  dotazioni e misure originali

Cassa di noce:
al grezzo lunghezza  35"  6''', peso 4lb 26 lo
Finita lunghezza 35" 3'''

Canna ottagonale solcata da 9 rigature elicoidali per 3/4 di avvitamento
lunghezza: 25"  3'''
peso: 3 lb 8½  lo
calibro: 6''' 4iv
Vitone di culatta:                   
lunghezza:  2" 10''' 1iv                    
diametro:  9''' 7iv                    
n. filetti: 9                    
peso:  5½ lo

Sistema di mira:
ritto fisso e ribalta mobile, quest'ultima più alta del ritto, con tacche di mira e mirino  di ottone applicato sulla canna. 
Distanze di tiro al bersaglio (con diametro cerchio 6 pollici e carica come indicato sotto): 
col ritto fisso, linea di mira tra:

mirino appena visibile e centro del cerchio, oppure mirino a filo tacca e margine  inferiore del cerchio  
100 passi

mirino a filo e centro del cerchio, oppure mirino al massimo e margine superiore del cerchio    
150 passi
 
mirino  tutto fuori e centro del cerchio    
200 passi

col la ribalta mobile, linea di mira tra:
mirino appena visibile e centro del cerchio
250  passi

mirino a filo e centro del cerchio    
300 passi  
    
mirino tutto fuori e centro del cerchio    
350 passi

Fornimenti in ottone: 
Tabella XXVII Beroaldo-Bianchini
Fig. 1, "cuffia" 
Fig. 2, bandella e ponticello con poggiamano a sperone 
Fig. 3, calciolo 
Fig. 4, vite per il fissaggio della cinghia 
Fig. 5, maglietta per la cinghia 
Fig. 11, spina passante per il fissaggio della canna alla piastra

Munizionamento cartuccia:
Palla di piombo diametro: 6''' 6iv
peso: 0,996 lo
carica della polvere discoidale peso: 0,19 lo

Bacchetta: lunghezza: 27" 5'''
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Baionetta fendente:
lunghezza: 30" 1'''
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Fig. 1, baionetta fendente


Peso totale dell'arma con baionetta 6lb 29lo 
Bibliografia 
Beroaldo-Bianchini 
Catalogo HGM n. 15
A. Dolleczek pag.  90, 120/80
Catalogo Graz n. 30
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